lunedì 12 settembre 2011

E la Moratti regalò 1 milione al papa...



23 agosto 2011 - Letizia promette un milione per l’ incontro mondiale delle famiglie. Senza metterlo a bilancio.
E’ veramente un peccato che Letizia Moratti non abbia vinto la corsa a sindaco di Milano. Perché se l’avesse fatto avrebbe dovuto adesso trovare i soldi per tutte le promesse di spesa che non poteva mantenere e non ha messo a bilancio. Dell’ultima ci parla Gianni Barbacetto sul Fatto:
L’ultima sorpresa trovata nei cassetti di Palazzo Marino è un viaggio del Papa a Milano, per il settimo In – contro mondiale delle famiglie (30 maggio-3 giugno 2012). Tema: “La Famiglia: il lavoro e la festa”. Partecipanti previsti: 500 mila (ma c’è chi dice un milione). [...]
 Il predecessore di Pisapia, Letizia Moratti, prima della sconfitta elettorale aveva assunto impegni con la diocesi ambrosiana: in una sua lettera garantiva di voler mettere a bilancio per l’e vento un milione di euro. “Delibere e carte ufficiali non ne abbiamo trovate”, rispondono i collaboratori di Pisapia. Sanno comunque di non essere in grado di fare altre spese per mantenere le promesse di Donna Letizia. “Siamo già alle prese con gli altri amari lasciti dell’ex sindaco: 186 milioni di buco di bilancio, oltre a circa 300 milioni messi incredibilmente a copertura di spese correnti, benché non ancora incassati”: 120 dovrebbero provenire dalla vendita della quota del Comune nella società Serravalle (autostrade) e 180 dalla futura quotazione in Borsa di Sea (aeroporti).
E se questi soldi non arriveranno?
“Se non rispetteremo il patto di stabilità”, spiegano gli uomini che hanno passato l’agosto a capire i veri conti di Milano, “nel bilancio 2012 lo Stato ci taglierà 90 milioni di trasferimenti e avremo l’obbligo di ridurre la spesa di 350 milioni. A quel punto in città sarebbe davvero macelleria sociale”. Per ora, di certo, c’è già il taglio di 100 milioni che sarà provocato dalla manovra correttiva del governo. L’Incontro mondiale delle famiglie comunque nel 2012 si farà. All’insegna della sobrietà, assicurano in Diocesi, senza certe grandiosità viste a Madrid, e nella massima trasparenza, con conti pubblici. Finora, quando si è trattato di viaggi del Papa, cifre sicure non sono mai state fatte. Per le appena terminate Giornate mondiali della gioventù a Madrid si è ipotizzato un costo di circa 50 milioni di euro, oltre a quanto speso dallo Stato per la sicurezza.
Barbacetto spiega:
Il conto degli eventi a cui partecipa il pontefice è però pagato in parte dalle strutture centrali vaticane e in parte dalla Chiesa che ospita la manifestazione. Per l’I n c o n t ro a Milano del 2012, saranno, a Roma, il Pontificio consiglio per la famiglia e, a Milano, la Diocesi. La Regione di Roberto Formigoni ha intanto già garantito 2 milioni di euro. E il Comune di Pisapia? Ha incontrato due volte i rappresentanti della Diocesi e promesso di definire un piano nel prossimo incontro, che si terrà entro la fine d’agosto. Ha proposto di offrire servizi, garantendo l’accoglienza ai partecipanti. Il piano dovrà prevedere l’allestimento di un sito adatto, il sistema dei trasporti, l’ospitalità. “Ci impegneremo a fare sconti speciali sui mezzi pubblici e convenzioni per gli ospiti”, garantiscono a Palazzo Marino, “ma questo potrebbe addirittura non diventare una spesa, bensì portare soldi nelle casse dell’Atm, l’azien – da dei trasporti. Inoltre è evidente che un milione di persone che arrivano, mangiano, bevono, viaggiano, dormono, spendono in città sono un’opportunità per Milano”.
Ma dove realizzare l’evento, con il papa e il milione di persone?
Il luogo era già stato deciso da Letizia Moratti: l’a re a Expo. Peccato che dopo tre anni persi dal centrodestra a litigare, oggi quei terreni siano ancora inagibili sterpaglie. Nuova, probabile sede? L’area di Linate. Con un piccolo handicap: bisognerà fermare gli aerei e tenere chiuso l’aeroporto per due, tre o addirittura quattro giorni. Ipotesi alternative: la caserma Perrucchetti di Baggio (soluzione troppo militaresca), o (più scomodo) l’aero – porto turistico di Bresso, a nord di Milano. In attesa delle decisioni sul viaggio 2012 del Papa, i nervi continuano a essere tesi per la polemica sui “poteri forti”.

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