martedì 13 settembre 2011

AIDS NEGLI OSPEDALI,LE VITTIME SONO I BAMBINI



13 settembre 2011

E’ iniziata un’inchiesta interna al sistema sanitario indiano che punta a fare luce su quanto è accaduto negli ospedali pubblici della regione di Gujarat, nell’ovest dell’India. Oltre 20 bambini che soffrivano di talassemia e dunque dovevano sottoporsi a regolari trasfusioni sarebbero rimasti infettati con il virus dell’Hiv:insomma , trasfusioni sporche.
DOPPIAMENTE MALATI – Una delle eventualità insomma più tragiche: sangue infetto avrebbe trasmesso l’incurabile malattia. L’ospedale nega che l’Hiv possa essere stato contratto nelle strutture mediche.
Le autorità mediche hanno negato che i bambini siano stati infettati dalle cellule di sangue. Le autorità statali hanno lanciato però un’inchiesta dopo test di routine su circa 100 bambini dopo le rivelazioni degli ultimi casi. Circa 2,5 milioni di persone in India hanno il virus HIV, secondo i dati forniti dalle nazioni unite. (…) I 23 bambini infetti nell’ultimo caso hanno età comprese fra i 5 e i 10 anni.

La questione è complicata, perché coinvolge anche i rapporti fra sanità privata e pubblica in India.
Secondo il portavoce del governo, molti dei bambini infetti hanno ricevuto trasfusioni da più di un ospedale. Secondo l’Indian Express i genitori dei bambini affermano che le trasfusioni sono state effettuate solo all’ospedale del governo.
COME E’ POTUTO ACCADERE? -“Non siamo mai andati da nessun altra parte. Come possono dire che i bambini sono stati infettati con il virus prima di essere registrati?”: è il lamento, straziante, di un padre . E questa storia ci descrive le condizioni di vita di chi ha questa terribile malattia: bambini che sono costretti a rivolgersi alle banche del sangue per rintracciare cellule con cui effettuare le trasfusioni. Forse anche da lì è arrivato il cattivo sangue che li ha infettati. Le banche controllano la qualità del sangue che diffondono, ma non sempre i controlli sono sufficienti.
I medici di Junagadh affermano che le banche del sangue effettuano test per le malattie incluso l’HIV, ma se il donatore è nel “periodo finestra”, ovvero il tempo fra l’infezione e la produzione di antigeni, il test può restituire un falso positivo.
E così, bambini già afflitti da una malattia terribile dovranno confrontarsi con qualcosa di ancora peggiore.


FONTE
http://www.giornalettismo.com/archives/147417/aids-negli-ospedali-le-vittime-sono-bambini/2/

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