domenica 11 settembre 2011

Crocifisso,Turco:non c'è più religione



Chi dovrebbe difendere il simbolo religioso urla vittoria se lo derubricano a simbolo culturale pur di avere ancora per un po' di potere mondano.
Dichiarazione di Maurizio Turco, deputato radicale: Esultare perché il Crocifisso è stato derubricato da simbolo religioso a simbolo culturale pur di mantenere una posizione di potere è quanto di più simoniaco, antireligioso e blasfemo si possa immaginare.  Tant'è che anziché protestare le gerarchie vaticane esultano pur di continuare a rodere denari pubblici come topi affamati che si buttano su tutto ciò che odora di potere mondano  E' semplicemente squallido il commercio che si fa della fede. Parlano della loro amata Italia, in cui a chi troppo e a chi troppo poco qualcosa comunque è stato chiesto, tranne che a loro e se si prova a toccargli i privilegi fiscali ed economici ti troncano la mano.  L' azione giudiziaria e la generosa iniziativa del giudice Tosti sul crocifisso sono fondate ma non ci ha appassionato perché crediamo che sia necessario convogliare tempo ed energie per fermare l' ingordigia e completare l' opera di spoliazione dei padri fondatori.

Convinti che in questo paese non ci sarà libertà religiosa, cioè non ci sarà uno Stato laico, liberale e democratico se non taglieremo i tentacoli alla piovra vaticana affamata a più non posso dei denari pubblici, che sono i denari dei più indifesi e dei più poveri.
© 2011 Partito Radicale.

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