sabato 10 settembre 2011

Ratzinger e il nazismo


Durante la recente visita in Gran BretagnaPapa Benedetto XVI ha cominciato ad ammettere qualche sia pur minima responsabilità – quantomeno morale – del suo magistero, sul nauseantesilenzio per i tanti, troppi scandali – a cominciare dagli abusi sessuali sui minori – che hanno visto in questi anni per protagonisti tanti uomini della Chiesa. Il Papa ha pubblicamente riconosciuto che la Chiesa cattolica non ha agito “rapidamente” nei casi di abuso. Un primo sincero atto di pentimento e di cristiana contrizione? Forse sì, ma più probabilmente no. Infatti, lo stesso Ratzinger ha poi provato a sviare il discorso evidenziando come i veri nemici della Chiesa oggi sono la laicità e l’ateismo. Evidentemente, molto più di certi prelati col “vizietto” magari della pedofilia. Il Papa ha parlato di “estremismo laico” e poi, per essere sicuro di assestare bene il colpo, ha iscritto d’ufficio i “senza Dio” al partito nazista di Adolf Hitler. Un ragionamento che si fonda sul seguente banale paradosso. I nazisti erano atei, ergo gli atei ed i laici sono tutti nazisti.
RATZINGER “BOLLA” I LAICI – Il Papa ho sostenuto che: “La Gran Bretagna e il suo leader erano contro la tirannia nazista, che voleva eliminare Dio dalla società ed ha negato la nostra umanità comune a molti, soprattutto agli ebrei, che riteneva indegni di vivere“. Ha poi successivamente aggiunto: “Ricordo anche l’atteggiamento dei pastori cristiani e delle persone religiose che si sono riconosciute nella verità della carità, contro i nazisti e pagato per tale opposizione con la loro vita“. Ed infine, ha poi aggiunto la sua personale bolla contro la laicità: “Mentre riflettiamo sui moniti dell’estremismo ateo del ventesimo secolo – ha avvertito – non possiamo mai dimenticare come l’esclusione di Dio dalla vita pubblica conduce in ultima analisi” ad una visione riduttiva della persona e del suo destino”. Insomma, come capita in certe partite di calcio, sentendosi in difficoltà, Papa Ratzinger ha tirato, di proposito, la palla in tribuna. Ma poi ha davvero tutta questa ragione nell’associare al nazismo principi di ferreo laicismo e la stessa negazione di Dio, oppure anche in questo caso il Papa tedesco, peraltro con un trascorso giovanile nella “Gioventù hitleriana“, ha compiuto l’ennesima operazione revisionistamistificatoria?
I NAZISTI ERANO DAVVERO ATEI? – Himmler credeva che una SS qualunque non sarebbe stata in grado di distinguere tra gli attacchi alle Chiese e una difesa di Cristo. Per questo, in una memoria del 1937 indirizzata “a tutti i capi delle SS dal grado di Standartenfuhrer in su“, Himmler impartì la seguente istruzione: “Nell’addestramento ideologico proibisco qualsiasi attacco a Cristo come persona, perché tali attacchi, o la menzogna offensiva che Gesù fosse ebreo, non sono degni di noi e certamente inesatti dal punto di vista storico“. E poi significativamente aggiungeva: “Desidero che gli uomini delle SS siano convinti del valore delnostro sangue e del nostro passato, per mezzo della conoscenza della vera storia del nostro Volk, della preistoria del nostro Volk, della grandezza e della cultura dei nostri progenitori, in modo che si radichino perfettamente nel valore del passato, del presente e del futuro“. Le SS dovevano rispettare non solo Cristo, ma anche la fede in Cristo in quanto parte della storia tedesca. Sono parole assai eloquenti tratte da: Il santo Reich di Richard Steigmann-Gall. Lo stesso Adolf Hitler era contrario all’ateismo di Stato e spesso ha utilizzato lasimbologia religiosa cristiana nei suoi discorsi. Papa Benedetto XVI sembra aver dimenticato che in Germania e in Europa, a lungo, è stato disseminato dalla stessa Chiesa cattolica unsordido antisemitismo. Fino ancora a qualche anno fa, gli ebrei erano accusati dal Vaticano di “deicidio“. Proprio questa scellerata tradizione – di cui il passato della Chiesa porta  tutte le responsabilità – è stata una delle radici stesse, forse quella più buia, della Shoah.


GOTT MIT UNS – E’ pur vero che la nascita dell’ideologia nazista, da una parte hacontrastato il ruolo di elezione alla Chiesa cattolica, per esaltare i tedeschi quale popolo eletto, favorendo così il rilancio del protestantesimo ed impedendo l’espansione del cattolicesimoverso il nord della Germania, mentre dall’altro è entrato in diretta concorrenza con la stessa Chiesa cattolica. Del resto, sia il cattolicesimo sia il protestantesimo volevano l’annientamento degli ebrei, anche se per motivi diversi. Martin Lutero scrisse: “Perché spendere tante parole? Se bastasse vantarsi del fatto che Dio ha parlato con loro e che essi hanno la Sua parola ovvero il Suo comandamento, perché Dio li riconoscesse come Suo popolo, allora i diavoli dell’inferno sono molto più degni di essere il popolo di Dio degli ebrei, anzi, di tutti gli uomini“. Insomma, il nazismo, si è alimentato di tutta quell’intolleranza antigiudaica propria sia della componente cattolica sia di quella protestante. Il suo “paganesimo” era una forma di distinzione, ma a guardalo bene anche unariproposizione, magari grottesca, degli stessi insegnamenti della Chiesa. Sempre da Il santo Reich veniamo a sapere che Himmler passava per un “mistico” che conosceva testi diversi dal cristianesimo, ma la sua educazione cristiana e le sue emozioni erano profondamente cristiane. Un suo collaboratore, per capire le uscite di Himmler decise di leggere dei testi religiosi induisti e buddhisti. “Ma che cosa può capire un cristiano dei testi di altre religioni? Può solo ridurli a quello che lui conosce“, fu la sua sconcertante conclusione sulla mistica del suo superiore. Santità, si potrà provare a nascondere agli occhi dell’opinione pubblica scandali magari ignobili come tutti quelli a sfondo sessuale, ma non certamente falsificare la storia.
Fonte
http://www.giornalettismo.com/archives/83334/nazismo-hitler-bugie-papa/2/

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