venerdì 9 settembre 2011

Conti del Vaticano



Oltre al miliardo di euro ricavato dalle donazioni dell'8 per mille,che tra l'altro non è affatto destinato interamente in carità,come la pubblicità ingannevole vuol far credere,va aggiunta ogni anno una cifra dello stesso ordine di grandezza sborsata dallo stato ITALIANO,senza contare regione provincie e comuni.
44 milioni di euro per le 5 università cattoliche

25 milioni di euro per la fornitura dei servizi idrici alla città del Vaticano
20 milioni di euro per l'università Campus biomedico dell'Opus Dei


478 milioni di euro per gli insegnanti di religione
258 milioni di euro per le scuole cattoliche


19 milioni di euro per l'assunzione di ruolo insegnanti di religione
18 milioni di euro per i buoni scuola per gli studenti scuole cattoliche
9 milioni per il fondo di sicurezza sociale dei dipendenti vaticani e dei loro familiari.


9 milioni di euro per la ristrutturazione di edifici religiosi
8 milioni di euro per gli stipendi dei cappellani militari
7 milioni per il fondo previdenza del clero


5 milioni per l'ospedale Padre Pio a San Giovanni rotondo
2 milioni e mezzo di euro per il finanziamento degli oratori


Gli enti ecclesiastici sono circa 59.000 e posseggono circa 90.000 immobili.
Il loro valore ammonta a circa 30 miliardi di euro ma essi sono esenti dalle imposte sui fabbricati,sui terreni,sul reddito delle persone giuridiche,sulle compravendite e sul valore aggiunto(IVA).



3 miliardi di euro cifra complessiva annua.
A queste uscite vanno aggiunte le mancate entrate dello stato dovute a esenzioni fiscali di ogni genere,VALUTATE ATTORNO AI 6 MILIARDI DI EURO.

PER UN TOTALE ANNUO DI 9 MILIARDI DI EURO ANNUO,ESCLUSO IL MILIARDO DI EURO ANNUO AL MOMENTO DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI RUBATO DALLE TASCHE DEGLI ITALIANI INGIUSTAMENTE.

La Chiesa Cattolica, nel miliardo di euro ricevuto annualmente al momento della dichiarazione dei redditi, dalle donazioni dell'8 x mille non lo destina affatto completamente in carità,come la sua pubblicità ingannevole fa credere.

Dati ufficiali CEI(conferenza episcopale italiana)confermano/dichia​rano che soltanto il 20% è destinato in opere caritative,(12% carità nazionale/8%terzo mondo).

SOLO UN TERZO DEGLI ITALIANI SCEGLI INFATTI A CHI DEVOLVERE L'8 PER MILLE DEL PROPRIO REDDITO:SE ALLO STATO SE ALLA CHIESA O AD ALTRE CONFESSIONI RELIGIOSE(non sono contemplate organizzazioni umanitarie o scientifiche).
Ma l'articolo 37 dell'attuazione recita:

IN CASO DI SCELTE NON ESPRESSE DA PARTE DEI CONTRIBUENTI LA DESTINAZIONE SI STABILISCE IN PROPORZIONE ALLE SCELTE ESPRESSE.E POICHE',NELLA MINORANZA CHE SCEGLIE,LA MAGGIORANZA OPTA PER LA CHIESA CATTOLICA QUESTA OTTIENE LA MAGGIORANZA(CIRCA L'85%)DELL'INTERO GETTITO.

QUINDI AL MOMENTO DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI EFFETTUATE UNA SCELTA(CONSIGLIO I VALDESI L'INTERO DEVOLUTO LO DEVOLVONO IN CARITA')ALTRIMENTI RISCHIATE DI CADERE NELLO STESSO INGANNO DEL 54% DEGLI ITALIANI CHE NON EFFETTUA UNA SCELTA.











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