venerdì 9 settembre 2011

Il crocifisso vagabondo di Zedda



17 agosto 2011
Il sindaco di Cagliari lo rimuove dal suo studio e un suo collega gliene spedisce uno nuovo

Il crocifisso non rappresenta un simbolo religioso, ma porta con sé tutti i valori di una comunità. Per questo motivo il sindaco di Quartucciu (Cagliari), Carlo Murru, eletto con il centrodestra, non ha preso sportivamente la notizia della sua rimozione dall’ufficio del primo cittadino del capoluogo cagliaritano.

INDEGNA SOSTITUZIONE – Massimo Zedda, Sinistra e libertà, forse non immaginava che con il suo gesto avrebbe suscitato tanto “scandalo”. Anche perché il crocifisso posto alle spalle della sua scrivania non è stato sostituito con calendari di donne nude e simili. Al suo posto ora c’è la foto del presidente della Repubblica. Così come previsto dal protocollo.

IL SIMBOLO – Gesto evidentemente ardito per Murru, che una volta apresa la notizia non ha esitato a inviare un nuovo crocifisso al collega, con tanto di lettera allegata. “Facendoti i migliori auguri per il proseguimento del tuo mandato amministrativo, certo di farti cosa gradita”, ha scritto il sindaco di Quartacciu, “ti invio un piccolo grande pensiero, simbolo di un sistema di valori, libertà, eguaglianza, dignità umana e tolleranza e quindi anche della laicità dello Stato, principi che innervano la Costituzione su cui entrambi abbiamo giurato”.



LA LEGGE SIA CON NOI – Murru, per “giustificare” il suo gesto, ha voluto ribadire quanto previsto dalla legge, in particolare dalla dalla Corte Suprema di Strasburgo, che, nel marzo scorso, “ha dato ragione al Governo Italiano nella querelle sull’esposizione negli uffici pubblici italiani del crocifisso, capovolgendo la sentenza di primo grado e mettendo la parole fine sulla questione: è definitivamente considerata lecita l’esposizione del crocifisso negli uffici pubblici. Il sindaco di una città rappresenta nell’esercizio delle sue funzioni, non se stesso, ma l’intera comunità, in gran parte legata a questo simbolo di fede e la rimozione dello stesso lede un loro diritto”. (Adnkronos)



Fonte
http://www.giornalettismo.com/archives/139381/il-crocifisso-vagabondo-di-zedda/

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