venerdì 9 settembre 2011

Lo scandalo della banca vaticana 2°parte

In quell'occasione ,il governo italiano garantì alla Chiesa cattolica di Roma la sovranità limitata e un sussidio di tre milioni e duecentocinquantamila lire all'anno.
Dai resoconti pubblicati i papi si consideravano prigionieri dello Stato.

I patti Lateranensi,conosciuti anche come concordato risolsero il dilemma creando uno stato cattolico e garantendo l'autonomia politica al papato.
Furono disposti anche una serie di indennizzi finanziari incluso il denaro di avviamento che poi divenne la Banca Vaticana.
Ma questo non avvenne prima del 1984 quando fu firmato un trattato riveduto e corretto,che dichiarava la Chiesa cattolica di Roma come religione di stato ufficiale dell'Italia.

Il Vaticano usò le sue risorse per fornire passaporti,denaro e altro sostegno per le vie di fuga gestite dalla chiesa,attraverso le quali venivano trasportati ex nazisti e altri sostenitori del nazismo fuori dall'Europa,verso lidi più sicuri in Medio Oriente,Inghilterra,CanadaAustralia,Nuova Zelanda,Stati Uniti e Sud America.
Organizzazione come l'ODESSA(Organizzazione degli ex membri delle S.S.)e il "Ragno"Si avvantaggiarono di questo servizio,e secondo alcuni calcoli la via di fuga vaticana fornì sostegno a non meno di trentamila nazisti.



Tra i beneficiari della generosità della Santa Sede,c'erano gli ex funzionari della Gestapo Klaus Barbie(1), Adolph Eichman(2),il Dottor Joseph Mengeledel campo di concentramento di Auschwitz(3),Gustav Wagner(4), Franz Stangl del centro di sterminio di Treblinca(5).
Anche i membri delle Waffen s.s. della divisione galiziana furono trasferiti.



                                                                                                       (1)


                                                                                                          (2)

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