venerdì 9 settembre 2011

Madre Teresa,l'amore per i soldi 4°parte



Prendiamo un esempio poco conosciuto, la visita del dottor Robin Fox a Madre Teresa nel suo centro di Calcutta nel 1994. Nella sua veste di direttore di «The Lancet», forse la più importante rivista medica del mondo, il dottor Fox aveva sia l'interesse professionale sia la competenza per pronunciarsi sulla qualità delle cure. I primi paragrafi della sua relazione, apparsa sul numero del 17 settembre 1994 della rivista, spiegano anche che fece la visita con ogni
aspettativa di ricevere un'impressione favorevole.

Ho visto un giovane che era stato accolto in brutte condizioni con febbre alta: gli erano stati prescritti tetraciclina e paracetamolo.Successivamente , un medico venuto in visita
gli aveva diagnosticato una sospetta malaria sostituendo quei farmaci con la clorochina.

Qualcuno non avrebbe potuto dare un'occhiata a un campione di sangue? Gli esami, mi è stato detto, sono raramente permessi. E perché allora non usare semplici algoritmi che potrebbero aiutare le suore e i volontari a distinguere tra curabili e incurabili?
Ancora una volta, no. Gli approcci sistematici come questi sono estranei all'etica della Casa.



Alla pianificazione Madre Teresa preferisce la provvidenza; le sue regole sono intese a prevenire qualsiasi inclinazione verso il materialismo: le suore devono rimanere sullo stesso piano dei poveri.

Infine, che competenza hanno le suore nel trattamento del dolore? Data la brevità della mia visita, non sono riuscito a giudicare l'efficacia del loro approccio spirituale(continua il Dott.Robin Fox), ma la
notizia che la farmacopea non comprendeva nessun analgesico forte mi ha turbato.
Insieme alla negligenza delle diagnosi, la mancanza di analgesici efficaci contraddistingue nettamente i metodi di MadreTeresa dalle dinamiche degli ospizi.

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