venerdì 9 settembre 2011

Figlie dell'islam-Asmaa 1°parte-

IL MARTIRIO DI ASMAA.

E' già notte quando in un angolo del giardino del Marriott incontro Asmaa.

Asmaa è una ragazza di venticinque anni,alta e snella,con un invidiabile carnagione olivastra e un viso minuto ed elegante con occhi nocciola e naso piccolo.
Dalia,che parla inglese gli traduce le mie domande e Asmaa risponde in arabo.
"Ti ricordi quel giorno?Non è stato il giorno più nero della tua vita?"
"vuoi dire il giorno più rosso della mai vita"ribatte Asmaa senza sorridere."non ho mai visto tanto sangue"
"Avevo 4 anni quando una mattina mi presero insieme ad un altra dozzina di bambine del villaggio e ci portarono da una mammana."
Nessuno ci aveva avvertito di quello che ci attendeva.Ma siccome ero la decima,capii che mi aspettava qualcosa mdi terribile:sentivo le grida atroci delle bambine che mi avevano preceduta.Quando venne il mio turno ero terrorizzata,ci vollero tre donne per tenermi e per farmi stendere a terra,mi allargarono le gambe a forza,poi arrivò la mammana con una lama di rasoio e cominciò a tagliarmi il clitoride.



Sapevo delle mutilazioni genitali,ovviamente;avevo letto alcuni rapporti di organizzazioni internazionali che denunciavano la persistenza di questa tradizione e che descrivevano le procedure.
La meno traumatica è la circoncisione,cioè la rimozione del prepuzio clitorideo,mentre altre vere e proprie ferite permanenti:l'escissione,ovvero la recisione del clitoride e delle labbra e la chiusura quasi totale della vagina.

Chi avrebbe pensato che in Egitto l'hanno subita milioni di donne?
Che ogni anno decine di migliaia di bambine vengono ancora sottoposte a questa odiosa tortura?

Dice Asmaa"devo ritenermi fortunata perché non ha utilizzato un coccio di bottiglia,come fanno tante altre"

"Ho urlato per il dolore insopportabile per il sangue che scorreva a fiumi.Ne perdevo tantissimo e le donne,per chiudere la ferita hanno usato un pugno di erbe.
Certe volte usano ceneri calde o i fondi del caffè.Ho sanguinato per due giorni e per settimane quando andavo in bagno avevo delle fitte tremende.

Tre delle donne che mi hanno mutilata sono morte,la quarta è ancora viva.Non sono mai riuscita a guardarle negli occhi,le odiavo troppo.Almeno non ho contratto infezioni .Ma spesso le bambine muoiono"






La mutilazione genitale è un argomento tabù in Egitto:le vittime si sentono umiliate,si vergognano,e rimangono n silenzio.


"Mi piacerebbe sapere cosa ne è stato di quel pezzetto della mia carne"mormora poi,come se parlasse di una parte di se morta ancor prima che iniziasse la vita.Una ricchezza che le apparteneva e che le è stata strappata,di cui sentirà per sempre la mancanza.


"Di solito avvolgono i clitoridi asportati in un fazzoletto di stoffa bianca e li sotterrano sulle rive del Nilo,perché il fiume è un simbolo di fertilità.


Asmaa è originaria di un villaggio di 5000 abitanti nella ragione di Assuan,nel sud dell'Egitto:Naga Wannass.Il il padre era un contadino e la madre stava in casa.Tutte le sue quattro sorelle sono state mutilate,come pure tutte le donne della sua famiglia e tutte quelle del villaggio.
E' una pratica diffusa in 28 paesi ,principalmente in Africa,ma anche in Medio Oriente e in Asia.
Le organizzazioni internazionali riferiscono che tra 100 e 140 milioni di vittime vengono mutilate ogni anno.

In Egitto stando ai dati dell'Unicef,il 97%delle donne tra i quindici e i quarantanove anni ha subito l'escissione o l'infibulazione.


Esistono molti pretesti per giustificare una pratica che in Egitto risale a migliaia di anni fa.
Al tempo dei faraoni le bambine venivano escisse e l'orifizio vaginale veniva chiuso;ancora oggi questo sistema radicale di mutilazione si chiama "faraonico".Già all'epoca si trattava di garantire la verginità delle ragazze fino al giorno del loro matrimonio,quando le sventurate venivano letteralmente "aperte",a volte con la punta di un coltello,per consentire al marito di consumare l'unione.


Uno degli aspetti più sconvolgenti,e più perversi di questo crimine organizzato è che le madri se ne rendano complici.Ne sono state vittime,ma sono disposte a far mutilare le proprie figlie pur di evitare che vengano considerate ragazzacce di facili costumi.


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